“Il Partito Democratico è nato e vive anche perché i Democratici di Sinistra – insieme alla Margherita e a tanti che si sono riconosciuti nell’Ulivo, hanno deciso di mettere la propria esperienza e la propria storia a disposizione di un nuovo progetto politico.
Per questo, nel momento in cui tale scelta si realizza, è altrettanto importante non disperdere la memoria della lunga traiettoria politica e storica del principale partito della sinistra italiana.”
In questa asserzione, che appare nel sito nazionale dei DS, si possono trovare anche le ragioni profonde che motivano la decisione, assunta a suo tempo dalla Direzione Nazionale, di dar vita, ai vari livelli territoriali, a delle Fondazioni con lo scopo di “intraprendere iniziative volte a promuovere il pensiero,la cultura e l’azione politica della sinistra italiana ed europea”
Non si tratta certamente di creare un surrogato dei DS, ma di contribuire, e in questo consiste la peculiarità del ruolo delle Fondazioni, a determinare il quadro delle condizioni soprattutto culturali entro le quali viene a dispiegarsi il progetto del PD e a ridefinirsi il senso e le ragioni dei valori della sinistra in un mondo, in una società, in un quadro politico nazionale profondamente cambiati. Un’esigenza che acquista maggior rilevanza anche in considerazione del radicamento che la cultura della destra è riuscita a conquistare in larghi strati della società. Una destra per di più connotata da forti pulsioni populiste e autoritarie al punto da far temere per la stessa tenuta delle istituzioni democratiche.
Pertanto con una delibera assunta all’unanimità dalla Direzione dei DS di Como è stato deciso di dar vita alla Fondazione Avvenire la cui costituzione è avvenuta con atto notarile in data 9/10/2008 attraverso il conferimento del patrimonio immobiliare dei DS prima intestato all’Immobiliare Avvenire.
Il riconoscimento della personalità giuridica da parte della Regione è avvenuto il 6/5/2009 per cui a partire da quel momento la Fondazione risulta in possesso dei requisiti giuridici idonei ad assumere obbligazioni verso terzi e a compiere tutti gli atti relativi alla gestione e messa a valore del patrimonio nonchè a conseguire i propri scopi istituzionali
La Fondazione individua, come primo significativo momento di realizzazione delle proprie finalità istituzionali, l’effettuazione di un’iniziativa in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer, che prevediamo entro il 2009. La ragione di fondo non è solo quella di ricordare e onorare la figura di uno dei più amati e rispettati uomini politici nella storia della Repubblica, ma di riproporre, a partire dal suo insegnamento, il rilievo di un impegno volto a riaffermare principi etici e valori che costituiscono il profilo identitario della sinistra italiana e che sono parte essenziale del patto di convivenza civile e democratica scritto nella nostra Costituzione. Ciò delinea nello stesso tempo il terreno sul quale dovrà caratterizzarsi appunto il ruolo peculiare della Fondazione: un ruolo che dovrà aiutare, attraverso la realizzazione di iniziative concrete, lo sviluppo e la maturazione di un confronto culturale intorno a tematiche quali il rapporto tra etica e politica, la laicità, la difesa dei principi di libertà, eguaglianza, solidarietà, sanciti dalla Costituzione repubblicana, insieme alla centralità del lavoro come diritto dovere con cui ogni cittadino concorre allo “sviluppo materiale o spirituale della società”.
In questo ambito un’importanza cruciale riveste il problema della formazione e della ricerca storica, cui la Fondazione intende dedicare una particolare attenzione individuando a tale scopo gli strumenti e le iniziative più adeguati. A tal fine assume rilevanza anche l’attività di conservazione e riordino di archivi, materiali e documenti vari già in possesso della Federazione DS, a cui si dovrebbero aggiungere quelli giacenti presso le sezioni o singoli compagni, in modo tale da renderli disponibili per ricerche e studi.
In proposito è importante riprendere un passaggio della lettera a suo tempo inviata da Piero Fassino a tutte la federazioni: “Si tratta di un immenso patrimonio storico, culturale, politico che abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni e di mettere a disposizione della comunità scientifica del nostro paese”.
In particolare valore prioritario e qualificante ai fini della realizzazione delle proprie finalità assume l’impegno a “favorire l’incontro fra tutti coloro che possono fornire supporto di idee e ogni altro contributo a sostegno dell’attività della Fondazione” come recita il comma b dell’art. 2 dello statuto.
Como, 10 settembre 2009
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